Brontosauro - Apatosauro
Per la maggior parte delle persone, al di fuori della comunità scientifica, l’Apatosauro è conosciuto come “Brontosauro”, anche se in realtà il nome Brontosauro viene da un errore fatto sullo studio di alcuni fossili, e quindi Brontosauro e Apatosauro sono sinonimi.
Infatti, il Paleontologo americano Othniel C. Marsh nominò una delle sue scoperte di fossili - una serie incompleta di resti di un dinosauro giovane – "Apatosaurus ajax" nel 1877. Due anni più tardi scoprì un altro sauropode (i dinosauri più conosciuti per il loro collo incredibilmente lungo), un esemplare che era più grande e più completo del precedente. Marsh credeva che la nuova scoperta fosse un genere completamente diverso di dinosauro, e decise di chiamarla "Brontosauro excelsus".
Nel 1903, il paleontologo Elmer Riggs riesamina le informazioni ed i fossili di Marsh e conclude che erano abbastanza simili da appartenere allo stesso genere, e la maggior parte dei paleontologi oggi sostengono le sue conclusioni. Secondo le convenzioni di denominazione, il vecchio nome ha la precedenza, il che significava che Brontosauro excelsus doveva essere effettivamente chiamato Apatosaurus excelsus. Tuttavia, Riggs pubblicò la sua ricerca in un giornale relativamente poco conosciuto, così i suoi risultati rimasero in gran parte sconosciuti in quel momento. Inoltre il nome Brontosaurus aveva guadagnato notorietà grazie a varie comparse non scientifiche, come per esempio la compagnia petrolifera Sinclair, che ha usato l'animale come logo.
Oggi, il Brontosauro è ancora un termine ben noto ed è rimasto in uso fino a pochi decenni fa. L’animale presente nel film “The Flintstones”, Dino, è stato descritto come un brontosauro. Fred Flintstone era noto anche per mangiare Bronto-hamburger. Il servizio postale degli Stati Uniti anche, ha usato il nome nel 1989, quando ha pubblicato una serie di francobolli rappresentando dei dinosauri, sostenendo che il nome era più familiare al grande pubblico rispetto all’Apatosauro.
Il termine Apatosauro deriva dal greco “apate” o “apatelos”, che significa "ingannevole", e sauro, che significa "lucertola". Marsh ha dato questo nome perché alcune delle sue ossa somigliavano a quelle di alcuni mosasauri, ovvero dei dinosauri acquatici.
Anatomia di un gigante
L’Apatosauro era un dinosauro sauropode erbivoro che visse da 155,7 a 150,8 milioni di anni fa, durante i Kimmeridgiano e all'inizio Titoniano, due età del periodo Giurassico. Viene considerato uno dei più grandi animali terrestri ad aver popolato la terra, ed il più grande dinosauro conosciuto. I fossili di Apatosaurus louisae (la più grande specie conosciuta di Apatosauro) suggeriscono che il dinosauro raggiungeva dai 21 a 22,8 metri di lunghezza. In passato, il suo peso è stato stimato intorno alle 39 tonnellate, ma le nuove informazioni e le moderne tecniche di modellazione piazzano il suo peso medio intorno alle 18 tonnellate, secondo uno studio del 2009 nel Journal of Zoology. Come altri sauropodi, le sue vertebre erano costituite da coppie di ossa, dando luogo ad un collo molto ampio e spesso. Ma il collo non era pesante come si potrebbe pensare, grazie ad un sistema di sacche d'aria che lo rendeva leggero per le sue dimensioni.
La postura del collo del Brontosauro e la sua flessibilità è molto dibattuta. I primi modelli computerizzati del 1990 suggerivano che l’Apatosauro aveva una scarsa flessibilità del collo e probabilmente teneva la testa in una postura orizzontale, quindi non sarebbe stato in grado di mangiare dalle cime degli alberi e poi piegare la testa fino a terra per bere l'acqua. Ma sulla base dei confronti con gli animali attuali, il Brontosauro può aver tenuto la testa alta grazie ad una curva a S del suo collo flessibile, simile al collo dei cigni. Tuttavia, uno studio del 2013 pubblicato sulla rivista PLoS ONE, considerò la flessibilità del collo di struzzo (il parente più vicino dei sauropodi), e concluse che i modelli sulla flessibilità del collo precedentemente sviluppati, che non tengono conto dell'effetto dei tessuti molli, non potevano veramente valutare la flessibilità dei colli dei sauropodi (ma quali effetti comporta questa osservazione non è ancora chiaro).
Il Brontosauro aveva le gambe che erano più robuste e meno allungate rispetto ad altri sauropodi, come il Brachiosauro, e i suoi arti posteriori erano più grandi dei suoi arti anteriori. Come la maggior parte dei sauropodi, l’Apatosaurus aveva un solo unico grande artiglio su ogni zampa anteriore, e solo un artiglio sulle zampe posteriori, in corrispondenza del primo delle tre dita.
La sua coda era lunga e insolitamente sottile, simile ad una frusta. Un modello computerizzato elaborato con le informazioni reperite sul Brontosauro e su altri dinosauri, presentato in un articolo della rivista Discover nel 1997, ha rilevato che lo spacco della punta della coda avrebbe prodotto un suono sentito da km di distanza. Tuttavia, la punta della coda slanciata dell’Apatosauro probabilmente non sarebbe stata in grado di ferire eventuali predatori.
L’Apatosauro, come il suo parente stretto Supersaurus, aveva delle costole insolitamente lunghe. Queste costole diminuiscono rapidamente in lunghezza all’allontanarsi dai fianchi, dando alla coda la sua forma slanciata.
Il cranio del Brontosauro era piuttosto piccolo per le sue dimensioni corporee. Conteneva denti simili a degli scalpelli, adatti ad una dieta erbivora.
Cosa mangiavano i “Brontosauri”?
Si ritiene che l’Apatosauro mangiasse principalmente piante basse ma, se il suo collo era davvero flessibile, può aver mangiato le foglie morbide in cima agli alberi. L’Apatosaurus probabilmente inghiottiva grandi quantità di piante senza masticare e ingeriva pietre per aiutare la digestione. Come altri grandi sauropodi, il Brontosauro probabilmente doveva mangiare fino a 400 chilogrammi di cibo ogni giorno per sopravvivere. Nei primi anni 2000, alcuni scienziati hanno suggerito che questo dinosauro ed altri grandi sauropodi erano così grandi a causa del loro approvvigionamento alimentare: infatti, il loro cibo aveva un contenuto così basso di azoto (che è necessario per la formazione di proteine ed energia) che dovevano mangiare tantissimo per sopravvivere, aumentando così la loro dimensione corporea. Ricerche successive, che hanno analizzato l'energia totale fornita dalle piante, hanno scartato quest’ipotesi. "Ma l'idea non si basa su energia, si basa su rapporti carbonio-azoto", dice Wilkinson. In uno studio del 2012 sulla rivista Functional Ecology, Wilkinson ed altri paleontologi hanno dato un'altra occhiata alla teoria, ed hanno concluso che l’ipotesi non è ancora da scartare. Tuttavia, alcune ricerche e nuove informazioni sui dinosauri suggeriscono che altri fattori possono essere stati più importanti nel portare a tali dimensioni il corpo di questi dinosauri, come ad esempio la deglutizione di grandi quantità di cibo senza masticare.
"Flatulenze" di Brontosauro
Come i grandi erbivori di oggi, gli Apatosauri probabilmente si basavano su dei microbi intestinali per aiutarli a digerire materia vegetale, con conseguente produzione di gas metano ed effetto serra. In uno studio del 2012 nella rivista Current Biology, i ricercatori hanno calcolato che l’Apatosauro ed altri sauropodi hanno prodotto circa 520 milioni di tonnellate di metano all'anno, che non è così diversa dalla quantità di metano attualmente prodotta da fonti naturali e artificiali. "Hanno prodotto abbastanza metano per avere un effetto minore ma misurabile sul clima globale", ha detto il ricercatore David Wilkinson, biologo alla Liverpool John Moores University, nel Regno Unito. "In teoria, avrebbero potuto produrre abbastanza metano per svolgere un ruolo nel sostenere il clima caldo dell'era mesozoica."
Fossili di Brontosauro ed altre informazioni
Fossili di questo dinosauro sono stati rinvenuti nelle cave di Nine Mile and Bone Cabin in Wyoming, così come nelle aree del Colorado, Oklahoma e Utah. Apatosaurus louisae è stato chiamato così da William Holland nel 1915 in onore di Louise Carnegie, moglie di Andrew Carnegie, che ha finanziato la ricerca sul campo per trovare scheletri di dinosauri nel West americano. Apatosaurus louisae è conosciuto grazie ad uno scheletro quasi completo, che è stato trovato in Utah.
Nel 2008, impronte di un Apatosaurus giovane sono stati trovati nella cava Five a Morrison, Colorado. Scoperto da Matthew Mossbrucker, queste impronte hanno indicato che i piccoli potevano correre sulle zampe posteriori, secondo Smithsonian Magazine.
Nel 2013, Mossbrucker ha identificato il primo muso completo di Apatosaurus ajax mai scoperto, che può aiutare i paleontologi a capire meglio come questo dinosauro è legato ad altri sauropodi.